domenica 12 giugno 2011

Sara Tommasi: "Non sono una escort. Io? Vittima di Silvio Berlusconi e Lele Mora..."

Lei lo dice, di non essere una escort. Si tratta soltanto di un suo impulso "insopprimibile" a fare sesso. O di quando le sciolgono droghe nei bicchieri, durante i numerosi party. Si definisce vittima di ricatti, senza tutele. Poi aggiunge, in una intervista riportata sul web: "Certo, se un ministro mi offrisse quindicimila euro..." «Berlusconi mi ha colpita positivamente la prima volta che l'ho visto. Oggi posso dire di essere delusa. Uno scandalo del genere può coinvolgere una starlette come me ma non un politico, che dovrebbe dare il buon esempio».


Sedici gli sms inviati al Presidente del Consiglio, ma mai una sola risposta. A Ronaldhino, invece, scrive a proposito di Silvio Berlusconi: «Frequenta gente che sembrano narcotrafficanti»; oppure, a proposito di Nicole Minetti, al momento fidanzata con il suo ex, «pensa solo ai soldi ed è malata di shopping».
In febbraio è stata perquisita la sua abitazione, dagli agenti della squadra mobile di Napoli: nell'informativa trasmessa alla Procura, Sara Tommasi alterna messaggi dai toni amorevoli ad altri chiaramente ispirati da momenti di ira.
"Amore, ti ho mandato un pensiero da Licia. Spero tu kapisca questa volta"
"Amore perdonami, ho visto solo ora la tua chiamata. Ultimamente ho problemi con la linea telefonica. Se posso fare qualcosa. Un bacio grande"
"Mi sei mancato tanto, spero che tu mi possa richiamare presto. Ti amo ancora, sai, Lady X"
Per poi passare a: "Silvio vergognati! Mi hai fatto ammalare, paga i conti dello psicologo" o ancora "Spero ke krepi kon le tue troie".


Sembra che non abbia mai usato auto della scorta di Berlusconi, nonostante ciò sembri risultare da una intercettazione.
Altri messaggi: "Spero che il governo americano cominci a dare lustro a quell'ignobile nostrano con i dieci requisiti di Harvard! La politica è una cosa seria, non una barzelletta come l'hai intesa tu".
"Dieci requisiti per l'ammissione tra le file dei parlamentari... tu indagato saresti già fuori. Hai capito?".
Sara Tommasi, laureata alla Bocconi di Milano, ha avuto una storia con Ronaldinho:
"Riprendi subito Ron nella tua squadra di merda o ti faccio escludere da Obama dai grandi del mondo e dalla politica internazionale, l'Italia è incapace di ascoltare i segnali del mondo".
"Ci vuole buona reputazione per governare! Anche tu fai i festini, Dinho deve tornare".
Sara ne ha anche per il fratello di Silvio, Paolo Berlusconi:
"Se io mi devo curare, tu piantala con cocaina, cani e mignotte! E i festini sexy non me sbatte un c... st..»...


La Procura di Napoli ritiene che il suo interlocutore personale sia stato un certo "Bartolo", cioè Vincenzo Seiello, al quale Sara Tommasi scrive:
"Mi spiace non voglio più avere niente a che fare con Corona e con Lele, né con questo mondo. Addio..."
"Né te, né Lele, né Fabrizio, né le marchette che volevi farmi fare nel giro squallido di Marina Berlusconi, che volevate farmi fare o dei festini privati".
In una intercettazione di una telefonata al Seiello dice in modo chiaro: "Mi sono stufata di lavorare! Hai capito? Se devo andare a scopare tutto il mondo, come mi sta succedendo, con gente che mi perseguita con le droghe..."



Nessun commento:

Posta un commento